Me Tza, calore e …

Della moxicombustione esistono diverse versioni in quanto può essere fatta con coni o bastoncini di artemisia, con legno, con metallo, con corno, pietre, bastoncini d’incenso o con l’ago d’oro.
Nela tradizione tibetana si pratica inoltre la moxa di Hor o moxa mongola.
Tutte queste varianti hanno in comune l’uso del calore per il trattamento di squilibri specifici.

Moxa con Artemisia (Dra Me)

L’artemisia, adeguatamente lavorata, dà origine ad una lana soffice e profumata, che può essere utilizzata modellata in coni oppure già pressata e confezionata in sigari.
La lavorazione permette una combustione lenta e uniforme che rende possibile la somministrazione controllata del calore.

La lana di artemisia I coni La Moxa in sigaro

E’ possibile trattare sia direttamente il punto doloroso sia punti specifici della Medicina Tradizionale Tibetana, con lo scopo di riscaldare l’umore Vento e agire quindi su eventuali squilibri.
Vengono applicate diverse intensità di calore e se si utilizzano i coni, è previsto l’uso di sostanze tra la pelle e la lana d’artemisia (il “tappeto di fuoco” o Me Dan) con lo scopo di proteggerla dal calore ma anche di potenziare il trattamento: una fetta di zenzero è indicata per problemi di Flemma, l’aglio è indicato per squilibri dell’umore Vento e si possono utilizzare altre erbe, calcite o anche solo un frammento sottile di legno.
Al termine dell’applicazione, che prevede diverse ripetizioni di somministrazione a seconda dei casi e deve essere guidata dal ricevente e dalla sensazione di calore percepita, viene applicato un pò di burro chiarificato o dell’olio.
L’applicazione della moxa è controindicata in presenza di infiammazioni e negli squilibri dell’umore Bile, in quanto apporterebbe calore su un eccesso di calore. Non si applica nei punti in cui quel giorno scorre l’energia proterrice bLa e nel 1°, 6°, 15°, 18°, 20° e 30° giorno del calendario lunare.
E’ indicata invece per tutti problemi di natura fredda, i problemi di circolazione linfatica ed energetica e quelli neurologici. Per trattare la tristezza ed i disturbi emotivi, si applica su punti del Vento che si presentano dolorosi alla pressione.

La moxa di Hor o Moxa mongola (Hor Me)

Insieme al massaggio Ku Nye, è la migliore tecnica per il trattamento degli squilibri di rLung, per calmare le tensioni e gli effetti dello stress, per sostenere chi abbia subito shock emotivi.
Avendo azione dolce, è indicata per le persone anziane e per le donne in gravidanza.
Si possono utilizzare sia la tecnica antica, con l’uso di feltro immerso in olio caldo, sia tamponi di stoffa contenenti erbe e spezie adatte alla situazione ed immersi anch’essi in olio caldo prima di essere appoggiati sul punto da trattare.

Hor me Hor me_feltro Hor me_feltro

La formulazione classica dell’Hor me prevede l’utilizzo di semi di anice, aglio e noce moscata, freschi e sminuzzati al momento, posti in una pezza di cotone (meglio se organico e di colore rosso, che accentua l’apporto di calore).
Punti specifici sulla testa vengono delicatamente massaggiati con questi tamponcini caldi, particolarmente in caso di shock, tristezza, lieve depressione, svenimenti.
L’uso delle pietre calde è maggiormente indicato per trattare i dolori dell’apparato muscolo-scheletrico, contratture muscolari, rigidità tendinee e per i colpi di freddo.