Daniela

 

Alcuni anni fa, di ritorno da un viaggio in Ladakh, una regione a Nord dell’India che molti chiamano il Tibet indiano, mi rivolsi agli scaffali dei miei libri e riconobbi con nuova consapevolezza una passione, un bisogno forse, che avevo coltivato in maniera discontinua fino ad allora.
In seguito a questa (ri)scoperta, mi iscrissi alla scuola di Naturopatia di Rudy Lanza, determinata a dare spazio e sostanza a questo amore: tre anni e 1200 ore di formazione, esami scritti, programma di formazione svolto in ottemperanza alle leggi regionali sulle Discipline Bio-naturali e al Progetto di Legge nazionale. Un grande impegno ed una svolta personale, perché lentamente ma inesorabilmente il mio mondo prese a cambiare. Mentre frequentavo la scuola, lavoravo come impiegata nell’ufficio commerciale di una grande multinazionale: nel corso degli anni la mia vita professionale mi aveva insegnato che in quel contesto non c’era spazio per il mio modo di pensare. Amo dare vita a reti di collaborazioni, cercare soluzioni creative, trovare il modo di esaltare le eccellenze ma tutto questo non trovava modo di applicarsi nella mia vita quotidiana.
Gradatamente compresi che i miei valori e le mie aspirazioni chiedevano di essere vissuti, agiti. Ad un certo punto, come scrive Arno Ilgner nel suo libro Rock Warrior’s Way
la situazione era ormai così opprimente che di colpo la prospettiva di rivoluzionare le mie convinzioni e percezioni non mi è sembrata così spaventosa

E, continuando ad usare le sue parole:

Ecco cosa ho capito nella mia ricerca di un senso: far coincidere la nostra vita lavorativa con qualcosa che ci appassiona è una nostra responsabilità perché questo è il modo più efficace per rendere felice la nostra esistenza. Lavorare per quel “qualcosa” è il modo migliore per metterci alla prova ed il modo più utile per servire gli altri”.

Diventò esigenza imprescindibile fare delle mie passioni la mia vita, quindi presi a chiedermi quali fossero le mie capacità specifiche: riconobbi nel mio passato la bambina che per conoscere il mondo preferiva, tra tutti i sensi, il tatto e cominciai a dare credito alle indicazioni che durante gli anni di studio e successivamente i miei Maestri ed insegnanti mi avevano di volta in volta dato. E così quella bambina è diventata una donna che ha fatto del tocco la sua vita, il suo modo per entrare in contatto con se stessa, il suo mondo e le persone che ne fanno parte.
Ho approfondito nel tempo l’arte del massaggio, imparato diverse tecniche, cercato costantemente come integrare nella mia pratica altre conoscenze.
Ho appreso la Reflessologia Plantare ed il Kin Jang dal Maestro Fausto Nicolli, mi sono diplomata massaggiatore sportivo, ed accostata al massaggio ayurvedico e aromaterapico.
Praticando i vari massaggi, utilizzo la floriterapia di Bach aggiungendo le essenze agli olii vegetali che seleziono con cura, scegliendoli presso piccoli fornitori che offrano la massima garanzia di qualità e sicurezza.
Cercare di comprendere la persona nel suo “Insieme” mi porta a suggerire alle volte esercizi di respirazione o visualizzazioni o ancora semplici pratiche meditative, da utilizzare anche solo come strumento quotidiano per riportare efficacemente l’attenzione a ciò che ci può beneficiare. Se necessario, completo i miei trattamenti manuali con poche, efficaci tecniche kinesiologiche, per la correzione della disorganizzazione neurologica ed energetica, ottenendo così più evidenti e duraturi risultati di rilassamento.
Proprio questa necessità di integrazione tra le diverse pratiche, di approfondimento e ricerca costanti sono diventate la sostanza del mio stesso percorso personale.
E finalmente, ho trovato quel senso profondo di appagamento che mi sfuggiva in passato.

Daniela riceve su appuntamento presso:
LaboratoriOlistico, Via Civitali 73 – Milano
Erboristeria Erbamedica, Via Garibaldi 32 – Belgioioso (PV)
Associazione Mamma Pret-a-Porter, Via Tasso 59 – Seregno (MB)

Tel: +39 348 6067388

daniela@laboratoriolistico.it