Autore: DDolma

Una goccia….nel mare della detox

Oggi mi sono data un compito… complicato, ovvero dare il mio contributo al tanto parlare e straparlare di detox. Il punto di vista di una naturopata.
Complicato perché si centra il cuore del lavoro naturopatico in senso stretto, ovvero la prevenzione.
Che, infatti, sta tutta nella “pulizia” di corpo e mente.
Negli anni, mi sono orientata nella mia professione più verso la mente, ma come posso dimenticare che c’è un legame inscindibile, di cui abbiamo davvero percezione quotidiana ?
Quindi, quando faccio fare “detox emozionale” in studio, spesso completo il percorso aiutando anche il corpo ad alleggerirsi, conformandosi e sostenendo il lavoro che la parte emozionale sta compiendo.
E’ una strada sulla quale ci si affaccia troppo spesso a danno fatto, quando già gli effetti deleteri della situazione si fanno sentire, quindi, per me questa iniziativa è davvero grandiosa, così come tutto il nostro stile alimentare, che già di per sé, sfiammando l’intestino, alleggerisce il nostro corpo di uno dei carichi più pesanti tra quelli che conducono a malattia.
Oggi vi presento alcune “armi” che uso: non parlo di tisane ma di prodotti già confezionati, liquidi e pronti all’uso. Vi saranno utili, vedrete.
Mi limito a darvi degli strumenti veloci e pratici, che possono esservi utili anche se non conoscete la meravigliosa tradizione erboristica o non avete un erborista qualificato/a in grado di prepararvi la giusta miscela per le vostre esigenze.
I preparati già pronti hanno alcuni vantaggi, come quello di essere, appunto, pronti all’uso nonché di utilizzare materie prime con controlli accuratissimi sia per provenienza che per stoccaggio e preparazione, assicurando così il consumo di un prodotto sicuro che non può subire contaminazioni.
Possono avere caratteristiche di preparazione diverse: come è logico pensare, ogni azienda punta sul proprio know how ma non è detto che una scelta sia necessariamente migliore dell’altra in senso assoluto. Esistono infatti molti prodotti differenti tra loro ma comunque validi, che uso e consiglio. In genere li preferisco liquidi.
Quali possono essere le differenze ?
Possono contenere le piante in forma di succhi, con un apporto del complesso fitoterapico, o di estratti titolati, che garantiscono un apporto standardizzato di un principio attivo.
Possono essere composti da un mix di fitoterapia e gemmoterapia, ovvero contenere sia un estratto della pianta sia un estratto ricavato dai tessuti embrionali (meristematici): le gemme hanno in sè tutte le informazioni e la potenza vitale che permettono lo sviluppo della pianta stessa e sono un vero concentrato di energia vitale.
Oppure, unire alla fitoterapia elementi minerali o vitamine, il tutto nell’ottica di rinforzare la sinergia e massimizzare il risultato senza stressare l’organismo e depauperarlo di scorte di micronutrienti.
Il vettore di tutto ciò è importante: la diluizione delle piante in acqua energizzata (e sarebbe bello parlare anche di questo…ve l’ho detto che il compito era difficile) garantisce un preparato vivo e vitale in grado di esprimere tutta la potenza della natura nel nostro organismo.
Senza indicazioni particolari, direi che molti dei prodotti in commercio sono consigliabili e comunque paragonabili in linea di massima.
Non sorprendetevi se, nonostante questo, uno funzioni meglio per voi rispetto ad un altro, che magari è meglio tollerato da qualcuno che conoscete.
Lo affermo sempre, non siamo tutti uguali, e nemmeno noi, in diverse stagioni della nostra vita, siamo i medesimi.
Con prodotti sicuri, potete testare in sicurezza.
Ripeto, fatte salve esigenze personali, patologie e via dicendo.
Alcune indicazioni di massima:
Quando fare detox ?
Tradizionalmente, nei cambi di stagione.
E’ una ritualità, va benissimo se la prendete come abitudine.
In momenti particolari di accumulo di stress, unitamente a tutti gli altri cambiamenti che si consigliano, ovvero stile di vita ed alimentazione: in pratica è come fermarsi, respirare e ripartire con energie rinnovate. Bastano pochi giorni.
Quando non fare detox ?
Quando si usa come tappabuchi per eccessi alimentari e non. Tutto sbagliato.
Non è indicato fare troppi cicli, troppo vicini o troppo lunghi Meglio, piuttosto, uno stile di vita ed alimentare più leggero, vario, vitale e nutriente…in tutti i sensi.
Quando l’organismo è troppo debilitato, scarico, povero. Ricordiamoci che stiamo comunque dando del lavoro extra da fare quindi…
Come comportarsi durante la detox ?
Adeguare numero e composizione dei pasti, non dimenticare la corretta idratazione.
Non abbandonare l’attività fisica ! Modularla, piuttosto, specie se siete tipologie strutturali già scarne di sostanza ed energia …ma ricordate che il corpo deve muoversi, vivere, sempre.
Comportarsi in sintonia con il momento, vivere l’esperienza di pulizia, accogliendo gli spunti che fornirà, se rimarrete centrati.
Arriverà forse allora il momento di tagliare rami secchi, abitudini scorrette o implementarne di nuove e benefiche.

Lasciate che il corpo vi parli. Che poi è il mio mantra….

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Breve introduzione ai Funghi Medicinali

Per arrivare al mondo dei funghi medicinali con il giusto atteggiamento, bisogna spesso passare dalla gastronomia alle pratiche esoteriche andine …. un bel viaggio, ma vale la pena di farlo, per atterrare poi nel giusto terreno ed imparare ad apprezzare per le enormi potenzialità curative che hanno.
Lasciati alle spalle gli intingoli profumati ed i viaggi psichedelici, si passa alla medicina tradizionale, che in ogni angolo del mondo (Cina, Tibet, Brasile, Russia sono solo esempi ) ha scoperto ed utilizzato la micoterapia.
Oggi, la ricerca scientifica ha prodotto una quantità considerevole di studi, che hanno chiarito molto del suo funzionamento, validandola come risorsa terapeutica per un ventaglio piuttosto ampio di patologie.
Il nostro bel gruppo approfondisce i temi legati alla salute intestinale ma ricordiamo che i funghi hanno, tra le altre cose, proprietà antinfiammatorie, immunomodulanti e di protezione cardio-vascolare, sono fantastici prebiotici, antiossidanti, antivirali ed in campo oncologico sono utilizzati in sinergia con i farmaci, per la loro azione diretta ed indiretta, che migliora drasticamente la qualità della vita del paziente.
La loro azione più affascinante è quella di essere delle sostanze adattogene, ovvero aiutano il corpo a rispondere agli stress ambientali senza premere sull’acceleratore ma regolando, modulando la risposta biologica dell’organismo.

C’è di che approfondire per ore ….

Ma prima ancora di sapere cosa scegliere, dobbiamo sapere come scegliere. In entrambi i casi, il mio consiglio è di farvi seguire da un terapeuta ….perché troppe volte il prodotto sbagliato nella sostanza e nella formulazione, acquistato grazie al passaparola e senza l’adeguata personalizzazione professionale ha deluso le aspettative.
E’ un punto sul quale concedo poco al fai da te: chi vi segue fa dello studio, dell’informazione e dell’approfondimento la propria vita, oltre che il proprio lavoro: beneficerete dei suoi sforzi e non vi perderete in giungle a dir poco impenetrabili, buttando tempo e denaro.
Che un fungo sia biologico, non basta, infatti.
Modalità di coltivazione, lavorazione e conservazione sono tutt’altro che secondarie rispetto al prodotto finale, non solo in termini di salubrità ma anche di efficacia. Ad esempio, potreste acquistare un prodotto che contiene una parte del fungo nella quale non è presente il principio attivo che intendete assumere. oppure che contiene più materiale di coltura che fungo vero e proprio.
I terreni di coltura nei quali vengono inoculate le spore, sono CEREALI: man mano che il fungo cresce, il cereale viene consumato, fino a sparire nel prodotto finito, se il fungo è portato a completa maturazione.
Caso contrario, la resa alla vendita sarà maggiore (il cereale pesa più del fungo) ma il prodotto finito non farà per noi, e sarà in ogni caso meno efficace per tutti, intolleranti o meno.
Un altro classico esempio, riguarda le molecole attive. Un fungo può contenere una molecola nel corpo fruttifero (quello che noi conosciamo come fungo ma che è in realtà l’apparato riproduttivo) ed un’altra nel micelio (che è invece il fungo vero e proprio, nascosto nella terra e che possiamo immaginare come delle “radici” ramificate) e queste molecole possono avere azioni sinergiche o differenti tra loro.
Inoltre, come e perché scegliere tra prodotti che contengono biomassa, fungo intero, solo estratti o un mix di questi?
Sappiamo che gli estratti sono meglio tollerati a livello intestinale, in caso di infiammazione, ma possiamo perdere la sinergia data dall’unione dei composti ? In termini terapeutici, il gioco vale la candela ?
E se scegliamo gli estratti., dobbiamo sapere che il simile scioglie il simile, quindi in un estratto acquoso perderemo le componenti lipofiliche e viceversa, quindi dovremo conoscere le caratteristiche della giusta molecola e scegliere il metodo di estrazione corretto per avere un prodotto terapeuticamente valido.
Insomma,per dirla in due parole, è un ginepraio.
Giusto per la curiosità, vi aggiungo un elenco di alcuni dei funghi medicinali che trovate in commercio ed alcune, solo alcune, delle loro azioni:

Il Ganoderma Lucidum (o Reishi) è senz’altro il più conosciuto, ha azione antinfiammatoria, antistress e di protezione cardiovascolare; l’ Hericium Herinaceus è protettore di mucosa ed ha interessantissima azione di sostegno neurolgico; l’Auricularia, antinfiammatorio delle mucose, è utile nelle insufficienze venose
mentre il Coprinus, viene usato nel trattamento della sindrome metabolica, come il Maitake (Grifola frondosa). Il Polyporus Umbrellatus è amico della diuresi, aiuta nella stasi linfatica ed in caso di edemi; l’ABM, non è di tradizione cinese: ed ha un uso decisamente interessante nella protezione da chemio e radioterapie. Lo Shiitake (Lentinus Edodes) ha, tra le altre cose,azione prebiotica a livello del cavo orale ed il polisaccaride da esso estratto è un farmaco antitumorale utilizzato per via iniettiva con grande efficacia in Oriente. E sua maestà il Cordyceps, incredibile tonico, antivirale e regolatore del sistema immunitario.
Esistono in commercio sia i funghi singoli sia sinergie di funghi o sinergie di funghi e piante o vitamine.
Anche in questo caso, attenzione: ad esempio la Vitamina C, che pur andrebbe assunta con i funghi, non deve essere presente nella capsula che li contenga, pena il decadimento del prodotto.
Potete sbizzarrirvi con tisane e caffè, ma solo se siete consapevoli di affidarvi al potere evocativo della loro presenza, piuttosto che a qualche effetto terapeutico.
Per chi volesse approfondire, una delle maggiori esperte in Italia e nel mondo è la Dott.ssa Cazzavillan, che ha un sito ed ha scritto un po’ di libri, oltre ad avere all’attivo delle pubblicazioni.
Io vi consiglio di leggere questi
https://www.macrolibrarsi.it/libri/__funghi-medicinali-dalla-tradizione-alla-scienza.php e https://www.macrolibrarsi.it/libri/__cordyceps-sinensis-libro.php
e farvi poi un giro su pubmed (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/), giusto per rendervi conto di quanto i funghi medicinali abbiano da dire e da dare alla scienza ed alla nostra salute.
Sull’impatto dei betaglucani sul microbiota intestinale, ad esempio https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30196242/ ed anche https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29757949/
Sull’azione di hericium a livello intestinale come regolatore immunitario https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29156761/ ed anche https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28713364/
ma potete davvero sbizzarrirvi.

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